
Lunedì si è festeggiato il “compleanno al contrario” di Doraemon, una delle più strane celebrazioni nipponiche di sempre. Anche se con due giorni di “ritardo” facciamo al gattone blu, vera e propria icona della cultura pop giapponese, non meno di quanto lo sia Mickey Mouse per quella americana, tantissimi auguri!
In realtà si raggiungevano i 100 anni alla nascita di Doraemon: praticamente una sorta di conto alla rovescia, una delle tante stravaganti pensate a cui negli anni ci hanno abituato i cugini giapponesi. Nel manga, in effetti, il paffuto felino robot esce dalla Matsushiba Robot Factory il 3 settembre 2112. Sulla carta Doraemon è però molto più giovane: il primo capitolo del fumetto risale al 1969. Se questo è abbastanza certo, un po’ più difficoltoso è inquadrare esattamente la pubblicazione dell’episodio, in quanto il manga era serializzato contemporaneamente su più riviste di Shogakukan, addirittura sei (destinate anche ad aumentare negli anni a seguire), rivolte alle varie classi della scuola elementare e, per questo motivo, adattato appositamente per ognuna di esse.
Tra questi magazine anche Shogaku Yonensei (o Shogaku 4-nensei), rivolto agli alunni della quarta elementare. Solo nel 1977 le storie pubblicate in precedenza vengono riproposte con l’originale marchio Tentomushi nel mensile CoroCoro Comic, nato proprio per raccogliere le avventure di Doraemon. L’opera del duo Fujiko Fujio (Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko) va avanti per circa 27 anni e ben 45 volumi (in Italia una selezione del manga in 6 volumi è stata pubblicata nel 2005 da Star Comics), vincendo nel 1982 il 27° Shogakukan Manga Award nell’appena istituita categoria kodomo (manga per bambini) e la prima edizione del prestigioso Premio culturale Osamu Tezuka nel 1997. A marzo 2008 il simpatico gatto meccanico proveniente dal futuro del 22° secolo, è quindi investito dal ministro degli Esteri giapponese, Masahiko Komura, nientemeno che del titolo Ambasciatore degli anime nel mondo.
Lo scorso anno, Doraemon ha anche avuto il compito di spiegare ai bambini spaventati per il Grande terremoto del 11 marzo il fenomeno sismico e dispensare tutta una serie di utili consigli nella guida di sopravvivenza “Oyako de yomou! Doraemon no jishin ha naze okoru dou mi wo mamoru”. Sono già trascorsi 39 anni dalla prima incarnazione animata del manga: una serie di 26 episodi fu infatti trasmessa a partire dal 1° aprile 1973 su Nippon Television, ben sei anni prima della lunghissima serie tuttora in onda su TV Asahi. Da allora, il gatto blu non ha mancato un appuntamento con i suoi fedeli spettatori, fatta eccezione per una pausa – ma forzata – di tre settimane per un cambio di doppiatori nel 2005.
Il nuovo film cinematografico della serie, Eiga Doraemon: Nobita no himitsu dogu hakubutsukan (Doraemon the Movie: Il museo segreto dei gadget di Nobita), sarà nei cinema giapponesi a marzo 2013: una misteriosa entità ruba la campanella al collo di Doraemon, il gruppo di protagonisti segue le tracce del furfante e arriva a un favoloso museo di oggetti straordinari. Di seguito il primo trailer della pellicola, in alto, invece, uno scatto via Doraemon Channel dell’esposizione tenuta ad Hong Kong per festeggiare con 100 pupazzoni il celeberrimo micione. Tra le varie iniziative segnaliamo quella particolarmente bizzarra di Kawasaki City, città natale di Fujimoto e sede del Fujiko F. Fujio Museum, attivo dal 3 settembre dello scorso anno. Qui è perfino possibile richiedere gratuitamente una copia del certificato che attesta la residenza di Doraemon in loco!
auguroni gattone blu *_*
RispondiEliminaNon sono un grande fan di Doraemon, comunque AUGURI!!!
RispondiEliminaPier occhio ai video inclusi, come largezza metti max 610, altrimenti sfora a destra.
RispondiElimina;)
Ah ok :)
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